di Bertold Brecth
a cura di Paolo Balzani
Scritta nell’Agosto 1918.
E’ la storia assurda di un soldato morto, che ritorna in guerra per combattere ancora.
Situazione talmente surreale che risulta comica e nel contempo ripugnante: è qualcosa al di fuori e al di sopra di qualsiasi comprensione.
Brecht scrisse la ballata, accompagnandola con la chitarra nelle librerie di Monaco, dove si esibiva con altri attori comici.
Ecco, appunto, il COMICO! La comicità nella tragedia: dovunque si prepari una catastrofe, c’è nel sottofondo qualcosa di ridicolo. Brecht in queste cose aveva uno sguardo d’ aquila.
L’opera teatrale mantiene questa doppia peculiarità: è una condanna al paradosso assurdo di una guerra senza senso, ad un crimine collettivo senza giustificazione; rimane il ridicolo di un soldato che sceglie di ritornare nel baratro.
Lui non è un eroe, non è una vittima: è un urlo di protesta per lo sfregio dell’uomo.
Dom 20 marzo 2016, Piccolo Velario, Schio
Sab 19 mar 2016, Piccolo Velario, Schio
Sab 14 nov 2015, Palazzo Fogazzaro, Schio
Tipo | Descrizione |
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Genere | Atto unico tragicomico. Spettacolo tra innovazione e tradizione |
Lingua | italiano |
Durata | 1h e 20min |
Esigenze Tecniche | Palcoscenico o pedana 6x4 m minimo |
Potenza elettrica richiesta (minima) | 3Kw in 220V |
Potenza elettrica richiesta (Consigliata) | 10Kw in 380 V |