ovvero il passo leggero che dalla bilancia post ferie ci porta al bilancio dell’anno (vivendo comunque felici)
Pare che il tempo abbia letteralmente preso la rincorsa e siamo già a gennaio. Natale, Capodanno e poi l'Epifania, che tutte le feste si porta via. E poi, ancora tanti “e poi”.
Passata la festa, gabbato lo santo come si suol dire. Detto inter nos, mi è sempre dispiaciuto per il povero signor Lo Santo, unico soggetto sul globo terracqueo del quale, per consuetudine ormai consolidata ed istituzionalizzata, ci si gabba sotto le feste.
A voi com'è andata? Facciamo che provo ad indovinare. Tutto sommato vi è andata bene.
A Natale avete visto un sacco di persone che non incontravate da mesi, la maggior parte dei quali parenti. Entravano mediamente infagottati, ognuno con in mano una borsa di plastica contenente dolciumi e pacchetti; quindi un zibaldone di baci, abbracci, auguri, come stai?, come va il lavoro?, come va lo studio?, scusa ma tu chi sei? Ah, scusa. Avete mangiato bene e troppo, pertanto avete messo in preventivo una dieta a partire dal 7 gennaio, la qualcosa tendenzialmente non rispetterete al cospetto della frittella propinatavi dalla nonna. Intanto vi siete scambiati i regali: qualcuno ha azzeccato, qualcuno proprio no, ma avete comunque dovuto recitare un festoso ringraziamento, quindi tutto sommato vi siete tenuti in allenamento scenico anche durante queste feste.
Il passo dalla personale bilancia post-cotechino al teatral bilancio pre-stagionale è tutto sommato breve.
Per S.T.O. che anno è stato? Un anno di scelte e di decisioni, di successi (ai Festival di Sansepolcro e Terni, sempre con i Tramaci), di speranze, di arrivederci, buone prospettive di crescita e grandi idee per il futuro. Un anno intenso, generoso di novità e stimoli, non solo in ambito artistico ma anche sul piano delle relazioni e della visibilità esterna.
Venendo al punto, la stagione appena conclusa ha visto l’avvicendarsi di opere classiche, testi del teatro contemporaneo sempre più vicino ai grandi temi sociali, con iniziative spesso gratuite, sperimentali, di teatro dialettale, comico, tragedie classiche. Tra repliche e nuove produzioni presentate nel corso dell’anno, 16 gli spettacoli rappresentati per un pubblico complessivo di quasi 3000 persone.
L’apprezzamento e i numeri ci confortano e ci spingono a dare sempre di più. Ad maiora S.T.O.!
Marco Z. e Magda D.
stefano
Lucia
Andrea Genito