Eravamo in 2, sul palco del Velario, sabato 8 febbraio ’14. Prime vittime sacrificali di: “In a Nutshell Out 2nd”, io e Marco DZ. Quando abbiamo visto la scaletta devo ammettere che ci siamo preoccupati, non poco anche. Rompere il ghiaccio non è mai facile, ti crea una sensazione di ansia ancora maggiore ( almeno per quanto mi riguarda). Ma quando siamo partiti e ho sentito il pubblico ridere allora.. tutto è diventato facile, automatico e naturale.
Non è la prima volta che sento la gente ridere mentre recito, ma quel sabato è successa una cosa che fino ad ora avevo solo visto in TV, o nei video di You Tube. Durante la scena, il pubblico si è messo ad applaudire! Non potevamo andare avanti fino a che non avesse smesso, ma non è stato un disturbo, è stato… strano: un misto di adrenalina, concentrazione per mantenere il personaggio, paura di sbagliare la battuta successiva, ma soprattutto.. tanta, tanta soddisfazione! È come ricevere un premio dal pubblico, un dono improvviso. 5 secondi che ti ripagano di mesi di lavoro e di dubbi.
Sono questi ricordi che mi porto dentro, e che racconto alla gente quando mi chiede: “ma perché fai teatro?”, brevi momenti che ti fanno respirare la magia di quest’arte.
Care
stefano
Lucia
Andrea Genito